Progetti in corso
FAR 2020. C.ON-2020 (Comunicazione ONcologica): uno studio pilota sulle forme della comunicazione tra medico e paziente in oncologia
Il progetto si concentra sullinterazione medico-paziente in ambito oncologico, analizzando le dinamiche attraverso cui si parla di diagnosi e cura durante le visite con specialisti, valutandone lefficacia comunicativa per il paziente. Esso intende realizzare una ricerca di tipo osservativo e qualitativo di matrice socio-etnografica, al fine di individuare indici associati allinterazione oncologica efficace, empatica ed inclusiva dei bisogni del paziente (patient-centered communication o PCC).
Nel progetto, si esaminerà un corpus di circa 45 visite presso 5 strutture della regione Emilia-Romagna: (i) UO Radioterapia dellOspedale Bellaria di Bologna, (ii) U.O.C. di Oncologia e Hospice e Dipartimento medico-oncologico di Imola, (iii) Centro Oncologico ed Ematologico di Reggio Emilia (CORE), (iv) Struttura Complessa di Chirurgia Oncologica Senologica del Policlinico di Modena, (v) Struttura Semplice di Chirurgia senologica dellOspedale Ramazzini di Carpi (MO). Le visite, video o audio registrate (a seconda del consenso ottenuto dai soggetti), saranno 3 per ciascun paziente: la prima visita e due follow-up.
Le interazioni medico-paziente saranno studiate con metodologie di tipo qualitativo provenienti da diversi ambiti: etnografia, linguistica pragmatica, Analisi della Conversazione, sociologia, studi di genere, studi sul dialogo, mediazione. Lobiettivo consiste nellindividuare le pratiche comunicative più ricorrenti (sia di tipo verbale che gestuale e prossemico) e i loro esiti, relativamente alla facilitazione (o meno) della partecipazione del paziente. Sul campo si verificherà anche la presenza di variabili quali la presenza di speciali bisogni comunicativi da parte di pazienti, come nel caso di pazienti di lingua diversa dallitaliano o con altri svantaggi. Inoltre, saranno realizzati incontri periodici con i medici finalizzati a restituire i risultati intermedi della ricerca, individuare linee di ricerca future, verificare ipotesi, approfondire interpretazioni. Per il suo carattere di studio pilota, non è prevista una selezione dei soggetti in base a criteri prestabiliti: al contrario, la varietà dei soggetti e delle loro caratteristiche riguardanti patologia, età, genere, appartenenza sociale, provenienza, ecc. è cruciale ai fini della formulazione delle ipotesi e dei quesiti di ricerca da sviluppare successivamente.
Il progetto è partito a Luglio 2021 e si concluderà a Gennaio 2023
Membri del Dipartimento coinvolti: Elisa Rossi, Piera Margutti, Laura Gavioli
PROGETTO CAP (Comunicazione Accademica e Professionale)
Il progetto si colloca nella linea di ricerca del Dipartimento che intende approfondire strumenti di analisi per la comunicazione Web nella disseminazione della conoscenza, con particolare riferimento a siti web e blog.
Partendo da una ricognizione delle aree di interesse, e dalla definizione di un quadro concettuale per la classificazione di diversi ambienti e generi comunicativi, il progetto in collaborazione con il CLA (Centro Linguistico di Ateneo) - si propone la realizzazione di una infrastruttura plurilingue da adottare per la condivisione di corpora che contribuiscano allo studio di forme della comunicazione accademica e professionale.
Linfrastruttura dovrebbe mettere a disposizione corpora e attività utili per lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e per il supporto a studi comparati sulluso di strumenti digitali per la comunicazione professionale. Gli ambiti di interesse sono:
- la comunicazione accademica, con particolare riferimento a competenze di parlato (presentazioni) e di scrittura (composizioni, tesine, tesi)
- la comunicazione aziendale e istituzionale (istituzioni politiche e culturali): a) comunicazione della corporate social responsibility e il suo ruolo nella (ri-)costruzione della fiducia nella comunicazione aziendale; b) analisi di siti istituzionali nazionali e transnazionali; c) analisi comparativa di siti e materiali nella comunicazione web museale, anche rivolti allinfanzia e alladolescenza.
Per favorire lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative è prevista la predisposizione di attività e percorsi didattici per i quali ci si avvarrà della collaborazione con Wonderful education srl. (FEM-Future Education Modena) nellintento di individuare metodologie e strumenti atti a consentire non solo la realizzazione di una efficace analisi delle competenze linguistiche reali degli studenti, ma anche la messa a sistema di una serie di risorse utili a sostenere queste competenze, sia per la scuole dellobbligo, sia per listruzione superiore.
Membri del Dipartimento coinvolti: M.Bondi, D. Capra, G. Diani, V. Gannuscio, U. Kaunzner, D. Malavasi, E. Menetti, A. Orlandi, F. Poppi, C. Preite, J. Turnbull
FAR 2021. RICOSTRUIRE LA FIDUCIA DOPO LA PANDEMIA: Responsabilità Sociale dImpresa (RSI) e rappresentazione del rischio nel settore trasporti ferroviari
Trasparenza, comunicazione del rischio e ricostruzione della fiducia sono stati elementi cardine della loro comunicazione nel periodo della pandemia. Il progetto ha come obiettivo uno studio dellimpatto della pandemia sulla comunicazione in materia di Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI) nel settore trasporti e prende come caso di studio la comunicazione delle compagnie ferroviarie. Interessa in particolare studiare la promozione della sostenibilità e la comunicazione della sicurezza e del rischio (riguardante la salute dei cittadini) in una prospettiva di trasparenza, facendo riferimento a diversi generi della RSI: bilanci integrati, bilanci sociali e sezione RSI dei siti web. Lo studio si basa su corpora riferiti alla comunicazione in inglese di diversi paesi Europei, e di altri paesi anglofoni del Nord America e dellOceania, comprendenti i bilanci (integrati e/o sociali) pubblicati nel breve arco degli anni considerati (nel formato presentato sul sito web) e lattuale sezione RSI presente sui siti web delle compagnie ferroviarie. Si potranno così analizzare con strumenti di analisi dei generi e del discorso basata su corpora, nonché di analisi multimodale - i cambiamenti retorici e linguistici che hanno caratterizzato la comunicazione RSI in relazione alla rappresentazione della pandemia, alla comunicazione del rischio e allinformazione sulle misure assunte, in una prospettiva di definizione della trasparenza comunicativa (guardando in particolare la tensione fra chiarezza e vaghezza o ambiguità e alle forme di facilitazione della comprensione da parte di utenti di diverso tipo). La modularità dei corpora consentirà anche una analisi comparativa in diversi contesti socio-culturali e in diverse forme della comunicazione sul web (confrontando in particolare la sezione RSI dei bilanci integrati, laddove presenti, e i bilanci sociali), analizzando anche lutilizzo dellinglese come lingua di divulgazione del rischio in momenti di crisi internazionale in Paesi anglofoni e non anglofoni e mettendo in luce i cambiamenti più significativi nel periodo.
Docenti del Dipartimento coinvolti: M.Bondi, G. Diani, D. Malavasi, F. Poppi, J. Turnbull.
Il DHMoRe svilupperà un progetto europeo sulle migrazioni
A ricercatrici e ricercatori dellUniversità di Modena e Reggio Emilia il compito di coordinare un impegnativo progetto europeo denominato ITHACA (Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region) che prevede la realizzazione di una banca dati digitale sulle storie dei migranti e delle migrazioni nellarea mediterranea. Il Progetto, coordinato dal Prof. Matteo Al Kalak, coinvolgerà 12 partner di Europa, Nordafrica, Medio Oriente e Asia.
LUniversità di Modena e Reggio Emilia si pone alla guida di un impegnativo Progetto Europeo per la realizzazione di un archivio digitale che raccolga le esperienze, le storie e i racconti relativi alle migrazioni nellarea mediterranea. Il Progetto è denominato ITHACA Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region (Collegare storie e archivi sul fenomeno migratorio: narrazioni intrecciate tra Europa e Mediterraneo)
Il progetto ITHACA (https://cordis.europa.eu/project/id/101004539), recentemente finanziato dalla Commissione europea allinterno del programma Horizon2020, parte da Modena e si estende a dodici istituzioni accademiche, soggetti di terzo settore e ONG, che rappresentano paesi di origine, transito e destinazione dei migranti in Europa, Nordafrica, Medio Oriente e Asia.
ITHACA persegue lobiettivo di studiare storie del passato e del presente dei migranti arrivati in Europa e costruirne un archivio per riconsegnarle in maniera fruibile e informata al discorso pubblico e ai decisori politici chiamati a governare i flussi migratori.Si avvarrà per questo di indagini darchivio, ricerca-azione e attività partecipative, artistiche e formative, approfondendo le varie forme di narrativa sui e dai migranti, considerandoli come agenti di cambiamento sociale, ripercorrendo cause, trasformazioni ed effetti delle narrazioni migratorie, e evidenziando storie e autorappresentazioni spesso taciute o non considerate.
Il partenariato è coordinato dal Prof. Matteo Al Kalak del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (DSLC) di Unimore. Il team di progetto vede coinvolti anche altri docenti dellAteneo, tra cui il Prof. Claudio Baraldi e la Prof.ssa Carla Bagnoli, entrambi del DSLC, e la Prof.ssa Cristina Guardiano del Dipartimento di Comunicazione ed Economia (DCE) di Unimore.
Un ruolo centrale sarà svolto dal Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities DHMoRe per la costruzione di una banca dati digitale sulle memorie dei migranti, attraverso le tecnologie informatiche sviluppati negli ultimi due anni dal Centro con sede nel complesso Ago. Il centro sulle Digital Humanities lavorerà con gruppi di ricerca e operatori esperti di migrazione in Francia (Sorbonne Université), Svizzera (Alto Commissionario per i rifugiati delle Nazioni Unite), Paesi Bassi (Università di Leiden), Grecia (Università nazionale di Atene e Istituto per lo sviluppo imprenditoriale-IED), in Medio Oriente (attraverso lIstituto per gli studi sul Vicino Oriente del Consiglio delle ricerche francese), in Azerbaijan (Istituto di geografia dellAccademia delle scienze), in Marocco (Università Al Akhawayn di Ifrane), in Tunisia (con la sezione di ARCS Tunisie Culture solidali) e con altri partner italiani (Università Statale di Milano, Associazione per le Memorie Migranti).
Il progetto ITHACA ricorda Elena Fumagalli, direttrice uscente del DHMoRe ha potuto contare sulle competenze informatiche e sulle riflessioni metodologiche sviluppate dal centro DHMoRe, per comprendere come la documentazione storica possa essere mediata e disseminata attraverso le potenzialità del digitale. Il riconoscimento europeo dimostra le potenzialità di un Centro di ricerca su cui lAteneo ha manifestato unimportante sensibilità.
La dotazione finanziaria assegnata al progetto è di quasi tre milioni di euro (2.995.000,00), di cui 530.000 dedicati al coordinamento di Unimore, che consentiranno di acquisire giovani ricercatori e ricercatrici. Il progetto è partito il 1 gennaio 2021 e si concluderà entro il 31 marzo 2025.
Per informare le politiche migratorie spiega il Prof. Matteo Al Kalak di Unimore ITHACA adotta un approccio non solo internazionale, ma anche interdisciplinare, con la ferma intenzione di allontanarsi dalla logica emergenziale che sembra caratterizzare molte delle decisioni in questo ambito.
Tre sono le direttrici principali del progetto. Una prima linea di sviluppo è quella storica, che tiene in considerazione gli aspetti socio-economici, di genere e religiosi delle migrazioni, prestando particolare cura a raccogliere e preservare le narrazioni dei migranti in unottica di lungo periodo (dal Medioevo a oggi). La seconda linea di analisi riguarda le differenze e le contraddizioni che si trovano nel discorso pubblico sulle migrazioni. La terza si concentra sullascolto e la contestualizzazione delle aspettative e delle esperienze di chi oggi sceglie o è costretto a migrare.
Nella sua realizzazione è previsto una impegnativa attività di coinvolgimento delle parti interessate tale da consentire di interconnettere e assicurare il dialogo tra studiosi, archivisti, curatori di musei, professionisti, ONG, rimpatriati, potenziali migranti e stakeholders a livello locale, nazionale e internazionale.
Lazione del progetto ITHACA ricorda il Magnifico Rettore, prof. Carlo Adolfo Porro si pone in linea con la volontà dellAteneo di dialogare sempre più efficacemente con il tessuto sociale, culturale e istituzionale in cui si colloca, in questo caso con un respiro ampio rivolto al fenomeno migratorio nella sua complessità. Cuore del progetto è la costruzione di una piattaforma digitale che raccoglierà gli elementi salienti delle narrazioni dei migranti e costituirà uno strumento di consultazione dinamico per i decisori politici, gli operatori coinvolti e i migranti stessi, affinché attraverso la sensibilizzazione si possa sviluppare un dibattito pubblico e si possano diffondere raccomandazioni ponderate per le politiche presenti e future di soccorso, rafforzamento, inclusione e partecipazione.
Workshop sulla Trasformazione Digitale - Progetti DHMore
Il Workshop di Ontologia Digitale è un progetto con vocazione interdisciplinare che mira a mettere in rete studiosi interessati agli aspetti filosofici e normativi della trasformazione e comunicazione digitale. Il progetto si occupa di questioni ontologiche, riguardanti la natura della realtà e della trasformazione digitale; di questioni epistemologiche, a proposito dellimpatto della digitalizzazione sulla produzione, trasmissione e disseminazione della conoscenza; di questioni meta-normative sulle sorgenti di autorità etica ed epistemica della comunicazione digitale; di questioni relative alla teoria dellazione e della scelta razionale, a proposito delle nuove forme di agire collettivo e dei processi collettivi di formazione dellidentità personale e sociale generati dalla digitalizzazione; di questioni etiche, politiche e giuridiche riguardo allimpatto della digitalizzazione sul rispetto reciproco nella comunicazione personale, sui processi democratici e sulla natura della cittadinanza democratica. Il progetto è stato avviato nellambito del progetto di Eccellenza del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali sulla comunicazione digitale ed è successivamente confluito tra le attività del Centro DHMoRe. Il workshop si avvale di unampia rete di collaborazioni con centri di ricerca nazionali e internazionali.
Responsabile: Carla Bagnoli
The Workshop on Digital Transformation has an interdisciplinary vocation, and welcomes scholars and students interested in the philosophical and normative aspects of digital transformation and communication. The project deals with ontological questions concerning the nature of digital reality, relationships, and transformation; epistemological issues regarding the impact of digitalization on the production, transmission and dissemination of knowledge; metanormative issues on the sources of ethical and epistemic authority in digital communication; issues related to the theory of action and rational choice, regarding new forms of collective agency and collective processes of formation of personal and social identity activated by digitalization; ethical, political and legal issues regarding the impact of digitalization on mutual respect and recognition in personal interactions, democratic processes and democratic citizenship. The workshop was born as an activity of the Excellence project on digital communication of the Department of Linguistic and Cultural Studies and subsequently moved to DHMoRe. The workshop relies on a large network of collaborations with national and international research centers.
Scientific Coordinator: Carla Bagnoli
Intertestualità, traduzioni, riletture, adattamenti
Il progetto studia leterogeneo concetto di riscrittura nellambito dei processi di mediazione linguistica e culturale e della negoziazione di identità collettive secondo una prospettiva interculturale. Con un approccio descrittivo, interpretativo e comparatistico, saranno presi in esame i processi della ri-creazione letteraria, della rilettura e della traduzione (editoriale, accademica, creativa). Senza trascurare gli adattamenti propri del linguaggio cinematografico e teatrale e situando le traduzioni entro coordinate storico-geografiche, culturali, politiche, linguistiche. La ricerca si focalizzerà sulla nozione di riscrittura come una sfida dellinterpretazione e un modo per rinegoziare le condizioni di abitabilità nello spazio condiviso della lingua. E mette al centro il processo nel quale la lingua è chiamata a dar conto dello scambio incessante delle differenze in cui lopera tradotta e/o riscritta può innescare un circolo virtuoso nel sistema culturale.
Periodo di svolgimento: ottobre 2020-ottobre 2023
Docenti del Dipartimento coinvolti: Angela Albanese, Giovanna Buonanno, Marco Cipolloni, Giulia De Florio, Flavio Fiorani, Leonardo Gandini, Vincenzo Gannuscio, Cesare Giacobazzi, Elisabetta Menetti, Valerio Nardoni, Franco Nasi, Adriana Orlandi, Giacomo Scarpelli, Marc Silver.
REWRITINGS
Intertextuality, Translation, Rereading, Adaptation
This project seeks to explore the polysemic concept of rewriting as a process of linguistic and cultural mediation, studying the negotiation of collective identities from an intercultural perspective. Using a descriptive, interpretative, and comparative approach, it endeavours to examine the processes of literary re-creation, of re-reading and of academic, creative and editorial translation. Particular attention as well will be given to adaptations involving filmic and theatrical variations. The translation process will be situated within cultural, geographical, historical, linguistic, and political parameters. The study, furthermore, will focus on the notion of rewriting as a challenge to/for interpretation and a way of renegotiating the multifarious potentialities of the shared space of any language. Moreover, the study will focus on the ways in which a language is able to express the endless exchange of differences triggered by the translated and/or the rewritten text within a specific cultural system.
Research period: October 2020-October 2023
Professors involved: Angela Albanese, Giovanna Buonanno, Marco Cipolloni, Giulia De Florio, Flavio Fiorani, Leonardo Gandini, Vincenzo Gannuscio, Cesare Giacobazzi, Elisabetta Menetti, Valerio Nardoni, Franco Nasi, Adriana Orlandi, Giacomo Scarpelli, Marc Silver.
SHARMED - (Shared Memories and Dialogues ) - 2016-2018
SHARMED (Memorie e dialoghi condivisi) - 2016-2018 - è un progetto approvato e finanziato nellambito del programma Erasmus+ dellUnione Europea. Il progetto è promosso e coordinato dal Dipartimento di Studi linguistici e culturali (Università di Modena e Reggio Emilia) in collaborazione con University of Suffolk (UK) and Frederich Schiller Universität Jena (D). Lo scopo principale di SHARMED è quello di promuovere nuove esperienze di insegnamento e apprendimento nelle classi multiculturali, in particolare il rispetto per le differenze culturali e il dialogo interculturale.
Responsabili per il Dipartimento: Prof. Claudio Baraldi; Prof. Vittorio Iervese
SHARMED is a project funded by Erasmus+ programme of the European Union. The project is coordinated by the University of Modena and Reggio Emilia (Italy), in partnership with University of Suffolk (UK) and the Frederich Schiller Universität Jena (Gemany). SHARMED aims to promote new experiences of teaching and learning in multicultural classrooms, with specific consideration given to respect of cultural differences and promotion of intercultural dialogue.
Researchers of the Department involved in the project: Prof. Claudio Baraldi; Prof. Vittorio Iervese
Continuity and change in discourse strategies, ideologies, and epistemologies
La knowledge dissemination (diffusione della conoscenza) svolge un ruolo fondamentale nellambito dellinnovazione di ricerca e dei cambiamenti istituzionali. Obiettivo del presente progetto di ricerca è esaminare come pratiche e strategie della divulgazione della conoscenza vengano recepite ed assimilate da un pubblico differenziato in diversi contesti. Si presterà particolare attenzione a come generi specifici si siano sviluppati nel tempo e a come questi siano stati adattati alle necessità dei loro destinatari. La ricerca si incentra sui mezzi di comunicazione ed in particolare sulla stampa e sullutilizzo del web semantico che diventa sempre più uno strumento interattivo ed inclusivo per il popolo della rete.
Il progetto è finanziato dal Ministero dellIstruzione dellUniversità e della Ricerca (MIUR) nellambito dei progetti PRIN ed è in collaborazione con lUniversità di Bergamo, lo IULM di Milano, lUniversità di Pisa, lUniversità di Firenze, e lUniversità di La Sapienza di Roma .
La coordinatrice dellUnità di Ricerca dellUniversità di Modena and Reggio Emilia è la professoressa Marina Bondi.
Knowledge dissemination (KD) is central to innovation in research and institutional change. The project aims is to investigate the practices and strategies of dissemination to various audiences in a range of different settings. Special attention will be paid to how specific genres have developed over time and how they have been tailored to the addressees needs. The focus is on different communicative environments: the press first and the world wide web nowadays, with its growing level of participation and interaction.
The project is funded by the Ministero dellIstruzione dellUniversità e della Ricerca (MIUR) as a national project (PRIN) and it is collaboration with the University of Bergamo, IULM (International Univeristy of Language and Media), University of Pisa, University of Firenze, University La Sapienza of Roma .
The coordinator of the Research Unit of the University of Modena and Reggio Emilia is Professor Marina Bondi
Il progetto si presenta come naturale continuazione della precedente ricerca FAR dal titolo Tra evoluzione e adeguamento. Natura umana e sviluppo tecnologico, in quanto prosegue lindagine nella storia dellevoluzione della specie umana. Tuttavia, mentre la precedente ricerca era incentrata sul rapporto tra sviluppo biologico e sviluppo tecnologico, questo progetto intende ampliare lorizzonte e contemporaneamente trovare un nuovo focus sullo sviluppo psichico della nostra specie, che ha condotto allimmaginazione creativa, in particolare alla fondazione del mito, e alla tecnica, ma che non si è mai liberato di istinti e pulsioni primevi e aggressivi. Il progetto è promosso e coordinato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (Università di Modena e Reggio Emilia ), in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici (Università di Ferrara), il LOEWE-Schwerpunkt "Integrative Biophilosophie" (Universität Kassel); lAlexander von Humboldt Stiftung/Bergische (Universität Wuppertal) .
Anni di svolgimento: dal 1° dicembre 2017 al 1° dicembre 2019
Soggetti del Dipartimento coinvolti: Giacomo Scarpelli, Vallori Rasini, Antonello La Vergata
The project is a natural prosecution of the previous FAR research entitled "Between Evolution and Adaptation. Human Nature and Technological Development". This project aims to expand the horizon of the previous research and, at the same time, it aims to find a new "focus" on the psychic development of our species: it has led man to the creative imagination, especially to the foundation of myth, and to technique. Nevertheless, Homo sapiens has never liberated himself from instinctive and aggressive instincts. The project is coordinated by the Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (Università di Modena e Reggio Emialia, Italy), in partnership with Dipartimento di Studi Umanistici (Università di Ferrara, Italy), LOEWE-Schwerpunkt "Integrative Biophilosophie" (Universität Kassel, Germany); Alexander von Humboldt Stiftung/Bergische (Universität Wuppertal, Germany).
Years of development: from 2017 December 1st to 2019 December 1st
Researchers of the Department involved in the project: Giacomo Scarpelli, Vallori Rasini, Antonello La Vergata